
del sonno
e le stanze
immerse
nelle ombre
allungate
come in un solstizio
d’inverno.
Ma d’estate.
Libri stropicciati
sugli orli sinfonici
silenzi
e qualche parola
travestita
da parola inaudita
appuntata
con lo scotch
su un bianchissimo
muro caldo.
Lucia Borri, agosto 2018